- Verbale attraverso le parole)
- Paraverbale attraverso il tono e il ritmo della voce)
- Non verbale (attraverso la postura, i gesti, la mimica...)
È quindi molto importante, soprattutto quando è ancora piccolo, fare molta attenzione alla coerenza fra i vari livelli di comunicazione, interpretando i messaggi con un’enfasi quasi teatrale, in modo che sia estremamente chiara l’associazione fra quello che comunichi e la sensazione che vuoi provocare in lui.
Per questo è necessario non ridere mentre lo interrompi altrimenti non capirà se sta facendo una cosa giusta o sbagliata.
Quando ti rivolgi a lui, il cucciolo interpreta come segnali positivi la tua posizione accucciata, il sorriso e il tono dolce della voce.
L’INTERRUZIONE DEL COMPORTAMENTO
Interruzione di un comportamento indesiderato
Quando il cucciolo compie un’azione indesiderata, si deve interrompere il suo comportamento per bloccarla oppure per diminuire una tensione emozionale.
In particolare vengono utilizzate 2 modalità:
- La distrazione
Se, ad esempio, il cucciolo mette il naso nei rifiuti devi bloccarlo con un "no!", usando un tono secco della voce, o con un battito mani, oppure anche solamente con un fischio. L’obiettivo infatti non è di punire il cucciolo ma educarlo, interrompendo l’azione indesiderata. - L'indifferenza
Quando capita che il cucciolo abbai per richiamare la tua attenzione, devi restare indifferente. Questo atteggiamento è utile per dimostrare al cucciolo che la sua azione non è stata premiata, perciò man mano che si ripeterà il tuo atteggiamento di indifferenza, smetterà di farlo.
Devi sapere che la punizione coercitiva non deve essere mai usata, in quanto può aumentare lo stress del cucciolo. Ancora più grave se la punizione avviene dopo che l’azione del cucciolo è terminata.
Inoltre, come per il "premio", anche "l’interruzione del comportamento" deve essere applicata ogni volta che il cucciolo compie un’azione indesiderata.
È sconsigliato fissare il cane insistentemente negli occhi mentre lo si interrompe perché il cucciolo potrebbe intendere che lo si vuole aggredire; mentre, per rinforzare il ruolo di educatore, lo sguardo deve essere rivolto al dorso.
Alcune indicazioni per l’educazione
del cucciolo e del cane adulto, se non lo si è fatto prima, sono utili
per evitare una serie di problemi nella relazione tra uomo e cane.
Queste informazioni, infatti, permettono di individuare i comportamenti
patologici e quindi di rivolgersi rapidamente ad un veterinario
comportamentalista che possa diagnosticare il problema e dare le
indicazioni terapeutiche.
IL PREMIO: LA RICOMPENSA
La ricompensa non deve diventare un "vizio", ma un chiaro segnale di approvazione in seguito a un’azione che il cucciolo ha compiuto in modo corretto. Ricevuto il premio, sotto forma di cibo o coccole, il cucciolo avrà un ricordo positivo di quell’esperienza e la ripeterà in futuro.
Inizialmente è importante premiare il cucciolo con il cibo ogni volta che compie un’azione desiderata. Successivamente invece, quando il comportamento legato al premio rappresenterà ormai un atteggiamento appreso, ti basterà confermare il premio con un carezza o rivolgendoti al cucciolo con voce gentile dicendo, per esempio, "Bravo".
La ricompensa è sempre più efficace della punizione durante l’apprendimento del cucciolo. Occorre però evitare di utilizzare il premio per tranquillizzare il cucciolo in situazioni particolari (ad esempio "le paure"), o di coccolarlo in modo eccessivo quando è agitato, poiché capirà che per essere consolato deve comportarsi in quel modo.
Così facendo otterrai esattamente l’effetto contrario.
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